giovedì 14 novembre 2013

10 VISIONI DI OSHO

10 VISIONI SI OSHO 1. E la Parola si fece carne Parlerò di Cristo ma non del cristianesimo. Il cristianesimo non ha nulla a che vedere con Cristo. Di fatto, il cristianesimo è anti-Cristo - esattamente come il buddhismo è anti-Buddha e il giainismo anti-Mahavira. Cristo ha in sé qualcosa a cui non è possibile dare un’organizzazione: per sua stessa natura è ribellione, e una ribellione non può sottostare a un’organizzazione. Nel momento in cui ha un’organizzazione, è annientata. Allora ne resta solo il cadavere. Lo puoi venerare, ma non potrà trasformarti. Puoi portarne il peso per centinaia d’anni, ma ti opprimerà soltanto. Non ti libererà. Ecco perché, fin dall’inizio, vorrei che sia assolutamente chiaro: io sono per Cristo, ma nemmeno una briciola di me è a favore del cristianesimo. Se vuoi Cristo, devi andare oltre il cristianesimo. Se ti aggrappi troppo alla cristianità, non sarai in grado di capire Cristo. Cristo è al di là di qualunque Chiesa. Cristo è il principio primo di ogni religione. In Cristo tutte le aspirazioni dell’umanità vengono appagate. Egli è una sintesi rara. Normalmente un essere umano vive con angoscia, tormento, ansia, dolore, infelicità. 2. Dei in esilio La libertà totale non si trova nell’identificazione: la libertà totale dimora nella non-identificazione con ogni e qualsiasi cosa. Un giorno, quando tutte le identificazioni saranno spezzate e saranno cadute - come abiti che cadono - e sarai assolutamente nudo nella tua libertà allora conoscerai chi sei. 3. Il Regno dei Cieli Non è nella natura delle cose la possibilità di possederle. Il possesso è impossibile, perché tu sei qui solo per alcuni istanti. Le cose erano qui prima di te, e le cose saranno qui dopo di te. Tu vieni e vai, il mondo permane. Sii un ospite, e non iniziare a sentire e a credere di essere il padrone di questo posto. In questo modo, la tua vita cambia immediatamente; in questo caso, la tua vita prende una nuova sfumatura, un nuovo dolore, una nuova dimensione. Quella dimensione è la religione. 4. Il respiro di Cristo Qualsiasi cosa hai sentito dire su Gesù, non parla di lui, dell’uomo reale; parla del Gesù che i cristiani hanno inventato, decorato per venderlo al mercato. Il Gesù cristiano è solo un bene in vendita; Cristo in sé è una rivoluzione. Attraverso di lui dovrete essere trasformati; egli è il battesimo del fuoco. Potete essere cristiani per comodità ma non potrete mai essere veri cristiani per comodità! Se siete veri seguaci di Gesù, vi troverete inevitabilmente nei guai. Gesù stesso finì sulla croce; voi non potrete finire su un trono. 5. Ritornate a casa! Dio non è altro che il Tutto, la totalità, l’uno. Se tu esisti in quanto parte separata, esisti inutilmente quale mendicante. Avresti potuto essere il Tutto. E anche mentre pensi di essere separato, non lo sei - è solo un pensiero nella mente. Quel pensiero non inganna Dio, inganna solo te stesso. Il pensiero è solo un ostacolo che impedisce ai tuoi occhi di aprirsi. 6. La ricchezza di Dio Dio è Creatività. Non è che Egli ha creato in un passato imprecisato, poi ha smesso e si è riposato. E cos’ha fatto da allora in poi? No, non è così, Egli continua a creare. Dio non è un evento, è un processo. 7. Una ribellione La religione è fondamentalmente, essenzialmente, una ribellione. Non è conformismo, non appartiene a nessuna organizzazione, società, chiesa, perché ogni appartenenza è un prodotto della paura - e la religione è libertà. Si ha paura a essere soli. Si vuole appartenere a una nazione, a una chiesa, a una società, perché quando appartieni a una folla, dimentichi il tuo sentirti solo. Non scompare, ma tu te ne dimentichi. Inganni te stesso, crei intorno a te un sogno, pensi di non essere solo. Malgrado tutto, resti solo, sempre e comunque: il tuo appartenere è solo una sostanza intossicante, un inebriante. La religione non è un inebriante. Non ti dà inconsapevolezza, ti rende consapevole; e la consapevolezza è ribellione. 8. Dio: la sintesi suprema Il dubbio è buono, ma è solo una parte: la fiducia è l’altra. Resta distaccato. Quando dico di restare distaccato, dico di esserlo non solo dal dubbio, ma anche dalla fiducia. Anche quello è un metodo; lo si deve usare. Non ci si dovrebbe permettere di esserne usati - in quel caso sorge una tirannia. 9. Un risveglio improvviso Dovete pagare per tutte quelle cose, con la vita. Qualsiasi cosa possediate, per quella perdete la vita. Non è a buon mercato, è molto costosa. Un giorno avrete molti possedimenti, ma non ci sarete più voi. Gli oggetti sono lì, il padrone è morto. Un grande accumulo di cose ma colui che voleva vivere attraverso di esse, non c’è più. La gente continua a prepararsi a vivere - e muore prima che la sua preparazione sia completata. La gente si prepara, e non vive mai. Essere religiosi significa vivere la vita, non prepararsi a farlo. State facendo una cosa del tutto assurda: le prove per lo spettacolo continuano all’infinito, e la vera rappresentazione non inizia mai. 10. Essere ordinari Ma è vero. Una volta che si diventa consapevoli, una volta che si diventa un essere - allorché esisti - in te sorge un’infinita compassione. Buddha ha fatto della compassione il criterio dell’illuminazione. Una volta che ci si è realizzati, non soffri per te stesso, soffri per gli altri - vedendo la miseria circostante, vedendone l’intera assurdità; vedendo la possibilità di poterne uscire immediatamente, in questo preciso istante, eppure vedendo che la gente ci rimane aggrappata con forza. Con una mano la scacciate, con l’altra la spingete verso di voi. Continuate a creare le vostre prigioni, eppure vorreste essere liberi. Tutto il vostro sforzo è pura contraddizione. Volete venire in Oriente e andate verso Occidente.

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